Archive for Marzo, 2010

Il Voltafaccia

Fino al 1987 i rifiuti trattati dalla Petroldragon per la produzione di olio combustibile, vengono considerati materia seconda, ovvero scarti della lavorazione delle materie prime o comunque materiali derivanti dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti; tutti i prodotti derivati da tali materiali sono esenti dalla necessità delle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti.
—————————–
Senza alcun preavviso ed in maniera inspiegabilmente retroattiva, da un certo momento in poi tutte le materie seconde analoghe a quelle acquisite dalla Petroldragon per le proprie lavorazioni, vengono considerate rifiuti tossici e, come conseguenza, vengono considerati rifiuti tossici tutti i prodotti da esse derivati; l’acquisizione, lo stoccaggio, il trattamento di tali materie e di tali prodotti cominciano improvvisamente ad essere sottoposte all’obbligo dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni e concessioni statali. La Petroldragon non possiede autorizzazioni o concessioni per il trattamento dei rifiuti, poiché mai le erano stati richiesti, pertanto la propria attività, fino ad ora totalmente regolare, si trova improvvisamente ad essere considerata, agli occhi della Pubblica Autorità, un’attività illecita e non autorizzata; tutti gli impianti, in tempi incredibilmente brevi, vengono messi sotto sequestro ed i serbatoi in cui da sempre era contenuta la materia prima, divengono, per decreto legislativo, discariche abusive di rifiuti tossici. L’Ing.Andrea Rossi, da questo momento e per molti anni a seguire, viene sottoposto ad una serie interminabile di arresti e di processi.
E’ da notarsi che tutti i prodotti che fin dall’inizio dell’attività sono arrivati come materia prima e che sono usciti nella forma di prodotti lavorati dagli stabilimenti della Omar e della Petroldragon, sono sempre stati oggetto di un rigorosissimo controllo da parte della Guardia di Finanza, in quanto materiali sottoposti ad Imposta di Fabbricazione. Quindi tutti i carichi di rifiuti in ingresso ed i carichi di prodotti in uscita, in maniera costante e continuativa, sono sempre stati campionati ed analizzati dal Ministero delle Finanze.
Durante il suo periodo di attività  la Omar –Petroldragon ha pagato allo Stato oltre 2 miliardi di lire nelle sole imposte derivate dalla produzione dei combustibili, proprio nella misura in cui il prodotto lavorato è da sempre stato considerato combustibile, ovvero oggetto di una specifica Imposta di Fabbricazione (sui combustibili, appunto).
E’ allora a dir poco paradossale il pensare che lo Stato Italiano abbia per anni incassato miliardi di lire dalle aziende di Rossi in imposte di fabbricazione ed in tasse, confermando con questo la totale accettazione dell’appartenenza alla famiglia dei combustibili dei prodotti oggetto delle imposte, per poi legiferare in maniera da giudicare totalmente illegale il tipo di attività fino a prima riconosciuta regolare e rendendo, addirittura a ritroso nel tempo, nulla ed illecita la stessa tipologia di produzione da cui derivavano tali quantità di imposte. In questo modo lo Stato Italiano sembrerebbe rendersi complice di una “associazione a delinquere” del cui modus operandi era fin dagli inizi pienamente consapevole ed, anzi, regolamentatore e controllore.

Fino al 1987, i rifiuti trattati dalla Petroldragon per la produzione di olio combustibile sono considerati materia seconda, ovvero scarti della lavorazione delle materie prime o comunque materiali derivanti dal recupero e dal riciclaggio dei rifiuti; tutti i prodotti derivati da tali materiali sono esenti dalla necessità delle autorizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti.

Leggi la presentazione

(24. Marzo 2010)