Archive for Gennaio, 2010

Il boom mediatico del Refluopetrolio

I prodotti della Petroldragon cominciano a muovere l'interesse dei media, come i giornali televisivi e le testate giornalistiche nazionali, Jimmy Carter rivela il suo interesse in questa nuova tecnologia (28. Gennaio 2010)

Combustibili dai rifiuti – la nascita della Petroldragon

Nell’anno 1978 Andrea Rossi, che mai ha abbandonato la sua passione per la ricerca e per l’innovazione, ulteriormente stimolati da un contesto sociale e storico nei quali il problema delle fonti energetiche era di particolare attualità , intuisce la possibilità di trasformare i rifiuti di origine organica in un prodotto liquido molto simile a quel petrolio che quotidianamente viene estratto dagli strati più profondi della crosta terrestre.
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E’ noto che le masse di residui organici animali e vegetali, nel tempo, vengono trasformate in petrolio grazie alle elevatissime pressioni esercitate dalla forza di gravità ed ai gradienti di temperatura determinati dalla fusione del nucleo perennemente incandescente posto al centro della Terra. Allo stesso modo Andrea Rossi immagina la possibilità di creare artificialmente le condizioni ambientali necessarie per questo processo, esasperandole in maniera da accelerare incredibilmente trasformazioni chimiche e fisiche che in natura impiegano intere ere geologiche per attuarsi, come a simulare il lavoro che il nostro pianeta svolge in qualche milione di anni.
Innumerevoli sono state le difficoltà e gli ostacoli tecnici da superare per trasformare questa intuizione in un procedimento pratico, ripetibile e conveniente; i lunghi studi ed i ripetuti tentativi, comunque, hanno, passo dopo passo, portato allo sviluppo di una tecnologia con cui si è riuscito a simulare il fenomeno che avviene nelle viscere della terra, sottoponendo i rifiuti ad una serie di pressioni e di differenze di temperatura in atmosfera riducente, fino all’ottenimento di olio combustibile, carbone e gas (quest’ultimo utilizzato per la stessa alimentazione del processo).
Questa innovativa tecnologia viene brevettata dall’Ufficio Brevetti Cicogna di Milano nel 1978.
Per chi sia interessato a conoscere le vicende connesse ai difficili inizi ed ad avere una visione più completa del processo, potrà farlo leggendi i seguenti libri:
Petrolio dai rifiuti, Sugarco Editrice, Milano 1980
In nome del petrolio, GEI- Rizzoli, Milano 1983, ristampato da Mondadori nel 1985
Fin da subito le potenzialità della cosa appaiono rivoluzionarie ed in pochi mesi la Petroldragon (questo il nome della società nata per sviluppare e concretizzare questa tecnologia) , con un macchinario ancora piuttosto improvvisato e di realizzazione artigianale, riesce a creare due tonnellate di olio da dieci tonnellate di rifiuti di tipo organico, ovvero rifiuti recuperabili in quella frazione di rifiuti urbani costituita da carta, legno, plastica, alimentari e simili.
Nel 1978, con un investimento da parte di Andrea Rossi che ha già raggiunto parecchie centinaia di milioni di lire, la tecnologia di produzione di olio dai rifiuti, prende definitivamente forma ed il macchinario realizzato per attuare la trasformazione è a tutti gli effetti attivo e funzionante.
A breve l’Ing. Rossi, che gia’ ha trovato la strada per trasformare, con un processo di raffinazione il suo prodotto in altri prodotti raffinati pronti per essere immessi nel mercato, comincia una produzione continua del proprio olio, arrivando a produrre 20 tonn  al giorno.

Nell’anno 1978 Andrea Rossi, che mai ha abbandonato la sua passione per la ricerca e per l’innovazione, ulteriormente stimolate da un contesto sociale e storico nei quali il problema delle fonti energetiche era di particolare attualità, intuisce la possibilità di trasformare i rifiuti di origine organica in un prodotto liquido molto simile a quel petrolio che quotidianamente viene estratto dagli strati più profondi della crosta terrestre.

Leggi la presentazione

(27. Gennaio 2010)

Gli inizi

Andrea Rossi nasce il 03/06/1950 a Milano.
Durante le vacanze scolastiche, dal 1957 al 1968, lavora nell’officina meccanica del padre Luigi, specializzata nella costruzione di carpenteria metallica media. Impara ad usare tutte le principali macchine operatrici di carpenteria (saldatrici, torni, piegatrici, cesoie ecc.). Impara a disegnare e costruire macchinari di vario genere e ad organizzare il lavoro in fabbrica.
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Durante questo periodo non succedono cose particolari; la vita di Andrea Rossi in questo periodo trascorre studiando almeno 8 ore al giorno e facendo sport (atletica leggera, campione italiano 1970 di corsa su strada, record mondiale juniores 1969 nella 24 ore di corsa).
Negli studi era particolarmente portato per la fisica e la chimica; si iscrive alla Facoltà di Filosofia  per approfondire le radici del sapere scientifico e la loro origine da un punto di vista matematico-filosofico; ha seguito un corso particolare, ideato dal prof. Ludovico Geymonat, di Filosofia della Scienza.
Nel 1973 Andrea Rossi si laurea in Filosofia presso l’Università degli studi di Milano con una Tesi sulla Teoria della Relatività di Albert Einstein e le sue correlazioni con la Fenomenologia di Husserl ( 110/110).
Nel 1979 Andrea Rossi otterà la laurea in Ingegneria Chimica presso l’Università di  Kensington, in  California (USA) anche in virtù dei numerosi crediti professionali acquisiti presso tale Università grazie ai numerosi brevetti depositati fin dai primi anni della propria carriera professionale.
Gli studi di Andrea Rossi fin dall’inizio della sua carriera si indirizzano verso una continua ricerca legata ad impianti per il recupero di energia dai rifiuti.
Nel 1974 viene depositato un brevetto per un sistema di incenerimento con post-combustione a turbina. Gli studi condotti sugli impianti di depurazione dei fumi (si veda il libro “L’incenerimento dei rifiuti e la depurazione dei fumi”, pubblicato a Milano da Tecniche Nuove nel 1978) nel 1977 portano al brevetto di un nuovo filtro depuratore per le alte temperature, nella difesa della proprietà intellettuale del quale viene vinta una causa per violazione di brevetto contro la Bayer di Leverkusen.
Per la produzione degli apparati brevettati Andrea Rossi realizza, all’interno della fabbrica di proprietà della famiglia “La Metallotecnica”, una divisione, che prende il nome di Dragon, specializzata nella produzione di inceneritori di rifiuti con recupero di energia ed in depuratori di fumo.
Al fine di competere con la concorrenza mondiale, Andrea Rossi continua, allo scopo di ottenere risultati sempre migliori, il suo rigoroso studio sull’utilizzo e sullo sviluppo dei processi chimici e fisici connessi a queste tecnologie. I risultati ottenuti da questo continuo impegno, sono ampiamente trattati nel libro “L’incenerimento dei rifiuti e la depurazione dei fumi”, pubblicato a Milano da Tecniche Nuove nel 1978; tale testo è stato anche utilizzato presso il Politecnico di Milano come testo ausiliario nel corso di Impianti Chimici.
Negli anni compresi tra il 1971 ed il 1996, la Dragon realizza, nel mondo, circa 1500 impianti di incenerimento con recupero di energia, e tra il 1975 ed il 1996, realizza all’incirca 200 impianti di depurazione.

Andrea Rossi nasce il 03/06/1950 a Milano.

Durante le vacanze scolastiche, dal 1957 al 1968, lavora nell’officina meccanica del padre Luigi, specializzata nella costruzione di carpenteria metallica media. Impara ad usare tutte le principali macchine operatrici di carpenteria (saldatrici, torni, piegatrici, cesoie ecc.). Impara a disegnare e costruire macchinari di vario genere e a organizzare il lavoro in fabbrica.

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(27. Gennaio 2010)

Benvenuti sul sito ingandrerossi.com

Foto Andrea Rossi

Questo sito racconta la storia della vicenda Omar-Petroldragon e del modo in cui essa ha definitivamente ed irrimediabilmente stravolto la vita di Andrea Rossi.

(27. Gennaio 2010)