Il salto di qualità e l’acquisizione della raffineria Omar

Fin dagli inizi, l’invenzione di Rossi consente di trasformare i rifiuti organici in un olio, che, venduto ad aziende specializzate nella raffinazione, permette di realizzare prodotti di uso comune quali olii combustibili e solventi. Le raffinerie, quindi, da sempre costituiscono la clientela tipo della Petroldragon.
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Nell’anno 1990 l’Ing.Andrea Rossi, per il quale è ormai scontato l’immaginare fino a che punto la sua invenzione sarebbe potuta arrivare e con quante applicazioni, una volta diffusa in maniera capillare, avrebbe potuto conquistare l’interesse del mondo intero, decide di cominciare ad occuparsi direttamente della realizzazione del prodotto finale, e così, con un investimento economico di oltre 4 miliardi di lire e a scapito di una notevole esposizione presso gli istituti di credito, acquista la raffineria Omar.
La Omar è storicamente una raffineria per oli lubrificanti ed appare, pertanto, particolarmente idonea alle lavorazioni dei prodotti della Petroldragon, dato che dispone di una colonna di distillazione sotto vuoto totalmente realizzata in acciaio inossidabile e di enorme valore, strumento molto importante ai fini della lavorazione del prodotto.
In breve tempo la Omar produce autonomamente, trattando l’olio proveniente dalla Petroldragon, i prodotti finiti, quali l’olio combustibile ed i solventi, prima realizzati da aziende terze.

Fin dagli inizi, l’invenzione di Rossi consente di trasformare i rifiuti organici in un olio che, venduto ad aziende specializzate nella raffinazione, permette di realizzare prodotti di uso comune quali oli combustibili e solventi. Le raffinerie, quindi, da sempre costituiscono la clientela tipo della Petroldragon.

Nell’anno 1990, Andrea Rossi, per il quale è ormai scontato immaginare fino a che punto la sua invenzione sarebbe potuta arrivare e con quante applicazioni, una volta diffusa in maniera capillare, avrebbe potuto conquistare l’interesse del mondo intero, decide di cominciare ad occuparsi direttamente della realizzazione del prodotto finale; così, con un investimento economico di oltre 4 miliardi di lire, e a scapito di una notevole esposizione presso gli istituti di credito, acquista la raffineria Omar.

La Omar è storicamente una raffineria per oli lubrificanti ed appare, pertanto, particolarmente idonea alle lavorazioni dei prodotti della Petroldragon, dato che dispone di una colonna di distillazione sotto vuoto totalmente realizzata in acciaio inossidabile e di enorme valore, strumento molto importante ai fini della lavorazione del prodotto.

In breve tempo la Omar produce autonomamente – trattando l’olio proveniente dalla Petroldragon – i prodotti finiti, quali l’olio combustibile e i solventi, prima realizzati da aziende terze.